Come dare un nome a libri, riviste e giornali
Che meraviglia la passione per la scrittura!
Talvolta, un foglio e una penna possono rivelarsi gli strumenti perfetti per ritrovare l’allegria e la speranza, così come possono essere la giusta medicina per curare il dolore dell’anima.
Se stai leggendo questo articolo, significa che vai pazzo per il mondo della scrittura e che credi sia giunto il momento di seguire la tua passione per dare sfogo alla tua creatività.
Dunque, vorresti aprire la prossima Mondadori o Repubblica ma non riesci proprio a scegliere il nome da darle?
Niente panico! Sono sicuro che una volta letta questa guida non dovrai più spremere le meningi e potrai rilassarti con le persone che ami.
Tu ed io abbiamo in comune la stessa passione per la scrittura. Proprio per questo motivo sono certo che troverai interessante e utile questa guida che ho creato per te.
Infatti, è ricca di consigli, idee e strumenti utili – a partire dal Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali.
Uno strumento di fondamentale utilità per trovare il nome perfetto del tuo futuro business.
Tuttavia, andiamo per ordine e cominciamo a conoscere dalle basi il settore che ti interessa.
È interessante osservare come la pandemia da COVID-19 abbia favorito l’acquisto di libri, riviste e giornali.
Infatti, le restrizioni e l’impossibilità di uscire per stare con amici e parenti hanno permesso alle persone di riflettere e di leggere libri per trovare conforto.
Questo è un po’ il ruolo di ogni libro o romanzo: essere uno specchio in cui il lettore può riflettersi e ritrovarsi, perdersi e conoscersi.
Si tratta di un percorso bellissimo, tra sintonia e compassione, ci si rilegge nelle parole scritte da qualcun altro, nelle frasi di incoraggiamento, sofferenza e allegria.
Si creano, così, stretti legami invisibili, trame fittissime di intesa tra lettore e scrittore.
È bellissimo!
Ma torniamo a parlare del mercato economico che gira attorno a questo settore.
Secondo uno studio effettuato da Nielsen BookData, l’editoria europea vale circa 33 miliardi di euro, ovvero il 60% del mercato mondiale – così si legge nell’articolo.
Vorrei, inoltre, consigliarti un altro articolo molto interessante che riguarda uno studio di AIE (Associazione Italiana Editori) che afferma una lieve crescita rispetto al 2019 (+14,7%), con un 2021 record.
È anche interessante leggere il paragrafo dove si parla di un vero e proprio boom dei fumetti e di un calo delle vendite online, con rispettiva crescita delle librerie.
Dopo questo breve approfondimento, vorrei tornare a parlare del Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali, così da aiutarti nella tua ricerca del giusto nome da dare alla tua azienda.
Infatti, non dimenticare mai che il nome giusto ti aiuta a raggiungere il successo che cerchi.
Le persone conosceranno, ancor prima di te, il nome della tua impresa e per questo motivo dovrai dedicare tutto il tempo necessario a questa ricerca.
Per questo motivo, procediamo e andiamo a conoscere il Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali.
Scommetto che non stai nella pelle e non vedi l’ora di continuare a leggere l’articolo.
Generatore di nomi per libri, riviste e giornali: come può aiutarti?
Eccoci giunti al discorso sul Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali.
Si tratta, dunque, di un tool essenziale e di estrema utilità quando si è alla ricerca di un nome per un progetto.
Infatti, scommetto che questa ricerca ti stia dando molte preoccupazioni per la sua difficoltà.
Hai a disposizione questa guida e con essa, tanti suggerimenti e spunti che potrai sfruttare al meglio per trovare un nome semplice e facile da memorizzare.
Procediamo con l’analisi del Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali, così da rendere più semplice la tua faticosa ricerca.
Difatti, si tratta di uno strumento utilissimo quando capita il fastidioso blocco mentale e non si riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato.
In particolare, è un software gratuito che a partire da poche parole chiave è in grado di generare moltissime combinazioni, tra le quali potrebbe nascondersi il nome adatto per te e per il tuo business.
Si tratta di uno strumento eccellente per guidarti verso un nome commerciale, rilevante e di cui potrai essere orgoglioso per gli anni a venire.
Tuttavia, è necessario anche del lavoro “manuale” – di creatività propria – dato che dovrai comunque pensare a parole chiave da utilizzare nel Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali e che abbiano senso per la tua attività.
Ricorda che il nome che sceglierai dovrà rispecchiare le tue passioni e inclinazioni, così come il tuo business.
Perciò, fai prima un Brainstorming per conoscerti meglio e per riflettere più attentamente sui prodotti che vuoi proporre, sul marchio che vuoi creare e sui valori che vuoi trasmettere.
Prenditi il tuo tempo, il Brainstorming richiede ore, se non giorni!
Il nome non potrà essere pensato “a tavolino”.
Dovrai dedicare a questa ricerca molto tempo, perché sarà una scelta fondamentale per la tua azienda.
Adesso, vorrei elencarti alcuni benefici che ho riscontrato utilizzando questo tool:
- Puoi fare una ricerca mirata, grazie alla sezione “filtra”
- I nomi che ottieni puoi tranquillamente utilizzarli
- Ti aiuta a tenere la mente attiva e a risvegliare la creatività
- Puoi salvare le idee per poi riguardarle a posteriori!
Immagino che ti farebbe piacere leggere qualche esempio, così da capire meglio come sfruttare il Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali.
30 Idee di nomi per libri, riviste e giornali
Pensare al tuo futuro successo dà un senso al mio lavoro.
Per questo motivo, ho deciso di utilizzare il Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali, così da aiutarti il più possibile dandoti qualche possibile idea che puoi sfruttare a tuo piacimento.
Ho generato 30 nomi che possono esserti utili.
Ma, prima di lasciarti leggere l’elenco di nomi, vorrei spiegarti come ho fatto a trovarli.
Come prima cosa, ho fatto per l’appunto un Brainstorming – dall’inglese “tempesta di cervelli”– per capire meglio le mie inclinazioni, i valori che vorrei trasmettere, i prodotti che preferirei vendere e, soprattutto, il modo in cui vorrei che gli altri mi conoscessero.
Poi ho proseguito scrivendo ogni parola, nome o idea che mi veniva in mente e ho cominciato a digitare due o tre parole – scelte attentamente – nel Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali.
Infine, ho scelto le combinazioni – proposte dal Business Name Generator – che più mi convincevano e che rispecchiavano maggiormente le mie inclinazioni.
Tutto chiaro? Semplice e liscio come la carta – a proposito di libri.
Adesso – come promesso – ti lascio leggere in pace i 30 nomi che ho creato per te!
- Thrive rivista
- Boffin rivista
- Riviste Noir
- Swingman Riviste
- Riviste Vedas
- Collab rivista
- Rivista Diablo
- Wright rivista
- Atlas riviste
- Dahlia rivista
- Empower Giornali
- Giornale Threads
- Cultura A-Line
- Giornale Fly
- Giornale Outskirt
- Giornale Aces
- Giornale Blank
- Cultura Me
- Giornale Icon
- Giornale Alluring
- Blanket
- E Dojo
- Libri Bolt
- Sisterhood editrice
- Editrici Gita
- Proof editrice
- Rise
- Novus Editrice
- Sun Fiber
- Rank editrice
Ricorda di essere sempre il più sincero e spontaneo possibile.
Infatti, solo così, troverai il nome che “calza a pennello” per il tuo business, e dunque, per te.
Nomi interessanti di libri, riviste e giornali
In questa sezione – dopo aver discusso sull’importanza del nome per il tuo business, del mercato economico, della sua ripresa dopo il COVID-19 e, infine, del Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali – analizziamo la concorrenza.
Infatti, si tratta di un argomento delicato e molto importante per conoscere fino in fondo la nicchia che ti interessa.
Dall’analisi della concorrenza, potrai capire come inserirti al meglio e senza commettere errori nel mondo della scrittura e del giornalismo.
Solamente conoscendo le aziende che diverranno tue concorrenti potrai raggiungere il successo con la tua attività.
Dovrai studiare attentamente i punti di debolezza e quelli di forza di ogni tuo competitor, così da avere la strada spianata e evitare errori inutili.
Capirai, inoltre, in cosa puntare maggiormente e cosa, invece, tralasciare.
Ma, andiamo nello specifico e proviamo a rispondere a questa domanda, a cosa serve l’analisi dei competitor?
Si tratta di un processo fondamentale per diversi motivi, vediamone qualcuno.
- Puoi individuare nuovi mercati e nuove categorie di consumatori.
- Puoi individuare nuovi modelli di guadagno.
- Creare nuove opportunità di business.
- Potrai individuare nuove fonti di finanziamento.
Proviamo, ora, a rispondere a due domande e ad andare sul pratico, analizzando 5 aziende già esistenti nel settore che ti interessa.
In particolare, per ognuna delle 5 aziende mi porrò due domande a cui darò una risposta.
- “Come ha fatto X a ottenere il suo nome?”
- “Perché il nome X è così efficace per Libri, Riviste e Giornali?”
Newsweek
Come ha fatto Newsweek a ottenere il suo nome?
Questo editore, con sede a New York, è anche il proprietario di uno dei giornali più conosciuti negli Stati Uniti.
L’azienda è nata nel 1933 ed è stata fondata da Thomas JC Martyn. Il giornale ha preso dal fatto che ha raccontato le storie più importanti in una settimana. Oggi, Newsweek tratta di Affari nazionali e internazionali, di Arte e intrattenimento.
Perché Newsweek è un nome efficace per giornali?
Newsweek è un nome perfetto per un editore di giornali perché riassume il marchio. Si tratta di un giornale che raccoglie le migliori storie accadute in una settimana.
Feltrinelli
Come ha fatto Feltrinelli a ottenere il suo nome?
La casa editrice Giangiacomo Feltrinelli Editore nacque alla fine del 1954 a Milano. Ne è fondatore Giangiacomo Feltrinelli, che già nel 1949 aveva dato vita alla Biblioteca G. Feltrinelli, trasformata prima in istituto e successivamente nella Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Perché Feltrinelli è un nome efficace per case editrici di libri?
Poiché si tratta di un nome facile da memorizzare e subito legato ad una persona importante per la cultura italiana. Attivista e editore, partecipò alla Resistenza e fondò anche i Gap – Gruppi d’Azione Partigiana.
Il Sole24ore
Come ha fatto il Sole24ore a ottenere il suo nome?
Si tratta della fusione di due giornali, “Il Sole” e “24 Ore” che erano sempre più vicini nella linea editoriale e nelle battaglie ispirate dalle liberalizzazioni nell’economia. Il processo di fusione tra le due testate avvenne in modo naturale e il primo numero del “Sole 24 Ore” venne distribuito nelle edicole italiane il 9 novembre 1965.
Perché il Sole24ore è un nome efficace per riviste?
Poiché la parola “Sole” – per il fondatore – era l’espressione di una borghesia liberale e innovatrice. Mentre, “24 Ore” nasce il 12 settembre 1946, nella stessa giornata in cui riapriva la Fiera di Milano dopo la guerra, giorno simbolico a testimonianza della volontà di ripresa dell’economia italiana.
Vanity Fair
Come ha fatto Vanity Fair a ottenere il suo nome?
Vanity Fair è una rivista mensile di successo che si occupa di cultura pop e attualità. Il nome è apparso per la prima volta in un libro del 1678, originariamente descritto come “un luogo o una scena di ostentazione o vuoto, ozioso divertimento e frivolezza” e da allora ha assunto un nuovo significato
Perché Vanity Fair è un nome efficace per riviste?
Si tratta di un nome ricco di riferimenti culturali, incisivo e che trasmette abilmente le principali aree di intrattenimento e celebrità della pubblicazione.
Il Messaggero
Come ha fatto il Messaggero a ottenere il suo nome?
Si tratta di uno dei quotidiani italiani più famosi. Infatti, è l’ottavo quotidiano italiano per diffusione e il più venduto nella capitale. È stato fondato nel 1878 a Roma.
Perché il Messaggero è un nome efficace per case editrici di libri?
Ha un nome accattivante, legato ad una figura del passato, quasi ad affermare la propria autorevolezza data dall’esperienza ultracentenaria.
Definisci la tua nicchia per generare nomi di riviste, giornali e libri unici
L’ambito della scrittura è sicuramente molto ampio e dunque è importante scegliere la nicchia specifica, per questo motivo ti consiglio di riflettere per cercare di capire bene i tuoi interessi e le tue inclinazioni.
Quest’arte consiste sempre – a prescindere dalla nicchia specifica – nel conoscere meglio sé stessi e il mondo.
Questo, gli scrittori lo sanno bene e anche gli appassionati. Tramite la scrittura si riesce a restituire una visione del mondo rielaborata e filtrata dalla sensibilità di ognuno.
Tuttavia, quest’arte non ha sempre lo stesso scopo e la stessa funzionalità, anche le tre nicchie che stiamo analizzando possono essere molto differenti fra loro.
Infatti, mentre un libro serve come sorta di portale per fuggire dalla realtà, un giornale o una rivista hanno uno scopo molto più pratico e puramente divulgativo.
Scrivere un libro richiede varie capacità, tra cui: sensibilità, capacità descrittiva e dialogica, pazienza e tanto tanto tempo a disposizione.
Per scrivere un articolo di giornale bisogna essere disposti a spostarsi e a viaggiare, ad avere uno sguardo obiettivo e piuttosto essenziale del mondo.
Importante è anche avere il dono della sintesi, poiché è sempre dato un limite massimo di parole oltre cui non andare.
Più o meno vale lo stesso per poter scrivere in una rivista. È necessario saper comunicare con chiarezza per poter dare un servizio di qualità al pubblico.
Proviamo a vedere i punti che accomunano i tre generi di scrittura presi in esame!
- Avere una certa padronanza della lingua
- Essere osservatori attenti e sempre pronti a fare nuove esperienza
- Essere curiosi!
- Essere molto creativi e innovativi
- Essere sempre ben disposti nei confronti dei cambiamenti
Inoltre, nonostante si tratti – in tutti e tre i casi – di scrittura, per poter scrivere romanzi e libri, è necessaria una vera e propria passione per “carta e penna” e anche il desiderio costante di leggere altri romanzi per crescere e migliorare costantemente.
Ricordo di quando uno scrittore mi disse:” Per fare giornalismo sono necessari gli occhi, per scrivere un libro si può anche essere ciechi, servono il cuore e la mente, oltre alle mani e alla sensibilità”
Per concludere, ti consiglio di riflettere principalmente su te stesso e sul tipo di persona che sei.
Quali sono i valori che vorresti trasmettere e in quale modo vorresti restituire al mondo il suo riflesso – perché anche in questo consiste scrivere.
5 consigli extra per trovare idee uniche sul nome della tua X
Eccoci giunti agli ultimi consigli che voglio dare per aiutarti nella tua ricerca del nome perfetto per il tuo futuro business.
Non dimenticarti mai che hai a disposizione il Generatore di Idee e Nomi per Libri, Riviste e Giornali, un ottimo strumento pronto a consigliarti moltissimi nomi.
1. Sii creativo
La creatività è un aspetto fondamentale in questo settore, soprattutto se si vuole scrivere un romanzo.
Tuttavia, questa capacità è molto importante anche per scegliere il nome da dare alla tua azienda.
Ma, se il tuo campo è la scrittura, non dovresti avere problemi in questo senso.
Ricorda, che le persone – i tuoi futuri clienti insomma – al nome che sceglierai per il tuo business, capiranno che persona sei, perché il nome deve rispecchiare i tuoi interessi e valori.
2. Raccontare
Un nome, per essere buono, deve rispondere a determinate caratteristiche, tra cui quella di raccontare qualcosa.
Ora, dato il settore, questa caratteristica non potrebbe essere più calzante. Infatti, scrivere significa spesso raccontare qualcosa – qualsiasi cosa.
Per trovare il nome più adatto per te dovrai tenere in considerazione questo consiglio.
Grazie a un nome che riesce a raccontare la storia del brand, i clienti avranno modo di capire in che tipo di negozio stanno per entrare, quali sono i valori che vuole trasmettere e in che modo prova a comunicarli.
I racconti sono occasioni imperdibili per comunicare e relazionarsi, offrono qualcosa in cui credere e fanno sentire, in qualche modo, al sicuro.
3. Far sognare
Non dimenticare che un libro è uno scrigno di segreti e spunti per la vita, così come una rivista o un articolo di giornale sono brevi momenti che una persona si ritaglia per staccare e rendere la vita meno monotona.
Il tuo scopo deve essere, dunque, quello di trovare un nome che attraverso una o due parole colpisca l’immaginazione dei tuoi clienti, invogliando ad entrare e a scoprire i tuoi prodotti.
Ricorda che viviamo in un mondo che tende sempre più a reprimere i sentimenti delle persone, prediligendo macchine e robot pronte a rispondere alle esigenze delle aziende.
Le nostre vite sono incentrate sul lavoro e sulla continua compra -vendita di prodotti, dunque, ciò di cui abbiamo tutti bisogno è staccare un po’ e ritrovare la nostra soggettività – anche attraverso la lettura di un libro, una rivista o un giornale.
4. Utilizza figure retoriche
Le figure retoriche possono dare quel tocco di originalità – fondamentale per chi scrive – quando si vogliono creare nomi creativi che possono caratterizzare e distinguere una nuova attività.
Tra quelle utilizzate con maggior ricorrenza e apprezzate possiamo indicare:
- l’onomatopea (quando cioè viene dato al brand un nome che riproduce un particolare suono, per esempio ‘Ciak’),
- l’acronimo (è l’abbreviazione di più parole tramite le loro iniziali, per esempio ‘Rai’),
- la metonimia (ovvero l’utilizzo del nome di una località geografica che di per sé rimanda a un tipo di prodotto, per esempio ‘Chianti’).
5. Pronuncia e leggibilità
Il nome della tua azienda deve risultare il più possibile facile da leggere e da pronunciare.
Evita nomi lunghi che l’occhio non può catturare con un semplice sguardo. È meglio utilizzare parole brevi, che ad esempio sono presenti in tabelloni pubblicitari o su insegne aziendali e possono essere comprese anche senza prestare la massima attenzione, di modo che i potenziali clienti se ne ricordino facilmente.
Se hai un cognome complicato che deve comparire nel nome, puoi mettere particolarmente in evidenza un nome di fantasia e scrivere con caratteri minuscoli il resto del nome, di modo che i clienti si concentrino solo sul nome di fantasia. Un esempio sarebbe “MARE DI FIORI – Giardiniere Rossi”.